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Solari: risposte alle domande frequenti

person Pubblicato da: Daiana Esposito Sopra:

Arriva l'estate, tornano le domande sui solari. Ecco tutte le risposte alle domande frequenti sulle creme solari!

Le creme solari sono cosmetici indispensabili per proteggerci dal sole tutto l'anno, ma soprattutto in estate quando passiamo molto più tempo all'aria aperta ed iniziamo a scoprirci di più.

In questo articolo rispondiamo alle vostre domande frequenti sui solari, per fare chiarezza su uno dei cosmetici più importanti per una pelle sana e protetta!


Perchè devo proteggermi dai raggi solari?

Il sole ha molti effetti positivi: aiuta il nostro corpo a produrre Vitamina D – ottima per le ossa, i muscoli ed il sistema immunitario. La luce solare stimola anche la produzione di endorfine, che provocano buon umore, migliorano la circolazione, accelerano il metabolismo e stimolano la produttività.

Ma l'eccessiva esposizione al sole può causare danni come: l'invecchiamento prematuro, allergie solari e perfino il cancro della pelle.
Perciò è fondamentale proteggere il viso e il corpo dagli effetti negativi dei raggi UVA e UVB, soprattutto la pelle dei bambini e quella delle persone con la pelle chiara, che soffrono di allergie solari, o quelle che si sono sottoposte a trattamenti dermatologici

Cosa sono i raggi UVA ed UVB?

I raggi solari che raggiungono la nostra pelle sono di due tipi: UVA ed UVB.

I raggi UVA sono presenti sempre e tutto il giorno e possono penetrare  anche attraverso le nuvole ed i vetri. I raggi UVB, invece, cambiano di intensità durante il giorno e hanno la loro massima potenza verso mezzogiorno.

I raggi UVA penetrano in profondità nella pelle e svolgono un ruolo importante nei danni a lungo termine, come l'invecchiamento cutaneo prematuro, le allergie solari e i danni al DNA.
I raggi UVB sono responsabili per i danni acuti causati dal sole come le scottature solari, il cancro alla pelle e i danni alla retina e agli occhi.


Cosa indica SPF?

L’SPF è un numero che indica la quantità di radiazioni UVB “fermate” dal filtro solare: un SPF 15 lascerà passare un quindicesimo delle radiazioni UVB, mentre un SPF 50 ne lascerà passare solo un cinquantesimo.  Più è alto il numero, meno UVB passano. 

Una crema con SPF 30 lascia passare non più di un 1/30 dei raggi UVB, bloccandone quindi quasi il 97%. Una crema con SPF 50 lascia quindi passare 1/50 dei raggi, bloccandone circa il 98%.

Non esistono quindi creme a schermo totale e in Europa, a seguito delle indicazioni della Commissione Europea, non è possibile trovare creme con SPF superiori al 50+.

Questo a tutela del consumatore, che potrebbe esser tratto in inganno da SPF troppo alti, mettendo a rischio la propria salute

Alcune creme offrono una protezione anche dai raggi UVA e sono indicate con il bollino UVA.

Non è obbligatorio per il momento specificare l'indice di protezione dai raggi UVA ma, per applicare il bollino UVA sul prodotto è necessario che la crema solare contienga un filtro anti-UVA pari ad almeno un terzo dell’SPF indicato, quindi se abbiamo una crema con SPF 30, l’UVA-PF sarà come minimo di 10.



Cosa sono i filtri solari?

I filtri solari sono composti chimici che assorbono, diffondono o riflettono i raggi UV.

In Europa sono autorizzati solo 28 filtri solari, tutti riportati nell'allegato VI del regolamento CE n.1223/2009



Cosa sono i filtri solari fisici/minerali?

I filtri fisici, detti anche filtri inorganici o minerali, sono delle molecole che hanno come proprietà principale quella di riflettere o diffondere i raggi UV. 

In Europa sono attualmente ammessi questi filtri fisici all'interno dei solari: 

  • biossido di titanio;
  • biossido di titanio nanoparticelle;
  • ossido di zinco;
  • ossido di zinco nanoparticelle.

Per ognuno di questi filtri, l'Unione Europea stabilisce qual è la concentrazione massima che si può utilizzare nel prodotto finito e quali caratteristiche devono avere, in termini ad esempio di purezza.



Cosa sono i filtri solari chimici/organici?

I filtri chimici hanno come caratteristica principale quella di assorbire le radiazioni UV e di trasformarle in una forma di energia che non è dannosa per la pelle.

Ci sono diversi tipi di filtri chimici, che spesso vengono combinati tra loro per dare alla crema solare uno spettro di assorbimento delle radiazioni più ampio.


Meglio solari con filtro chimico o filtro fisico?

Sia i filtri solari fisici che i filtri solari chimici offrono vantaggi e svantaggi. Vediamo meglio, nel dettaglio.


Filtri solari chimici

I filtri solari chimici hanno il vantaggio di essere particolarmente efficaci e di riuscire a garantire delle protezioni solari più elevate, garantendo un’abbronzatura omogenea.

Lo svantaggio di questi filtri è quello di assorbire l’energia solare e, dunque, presentano il rischio di dare il via a reazioni fotochimiche. Occhio quindi ai filtri che scegliamo!

Non tutti i filtri sono uguali e spesso creme solari dai prezzi molto bassi potrebbero contenere ingredienti low-cost che danneggiano la pelle e l'ambiente!


Filtri solari fisici

I filtri solari fisici sono foto-stabili, non vengono danneggiati dalle radiazioni solari e, inoltre, grazie alla loro composizione, sono particolarmente sicuri per la salute della pelle.
Il problema principale di questi filtri è che non sempre si riesce ad avere un fattore di protezione elevato senza l'antiestetica scia bianca. Nuove tecniche di formulazione permettono di utilizzare filtri microincapsulati che risultano più facili da spalmare, ma le texture risultano purtroppo ancora pesanti se confrontate con i prodotti con filtri chimici.



I filtri chimici sono sicuri?

È di qualche anno fa la notizia che, secondo alcuni studi, alcuni ingredienti delle creme solari possano superare la barriera cutanea ed entrare nel microcircolo.

Tuttavia, ciò che è importante nella valutazione di un ingrediente, non è l'assorbimento della molecola ma ciò che può provocare una volta in circolo.
Per questo motivo, nel caso di alcuni ingredienti come i filtri solari, esistono dei margini di sicurezza. In Europa il margine di sicurezza deve essere superiore a 100: questo significa che l'assorbimento massimo può essere di un centesimo della dose che può procurare danni.
In parole povere, per avere possibili danni dall'utilizzo di un ingrediente, dovremmo utilizzarne una dose di oltre 100 volte superiore rispetto a quella indicata!


Se metto il solare mi abbronzo di meno?

No.

Con la crema solare però l'abbronzatura è più lenta.
Come abbiamo visto prima, i filtri solari lasciano comunque passare una parte di raggi UV che andrà a stimolare la melanina e ci farà abbronzare.

Tuttavia la quantità di raggi ricevuti dalla nostra pelle sarà minore e l'abbronzatura sarà quindi più lenta e graduale, fino ad arrivare al massimo che ci è consentito dal nostro fototipo.

Le creme solari bloccano la produzione di vitamina D?

No.

Come abbiamo visto, i filtri solari permettono a parte dei raggi UV di colpire comunque la pelle andando così a stimolare comunque la produzione di vitamina D necessaria per il nostro benessere.



Se mangio carote mi abbronzo di più?

No.

L'abbronzatura viene data dalla stimolazione della melanina che viene provocata dai raggi del sole. C'è un limite massimo all'abbronzatura che possiamo ottenere ed è dato dalla genetica.

Mangiare carote (e frutta e verdure arancioni) resta comunque un'ottima idea: sono ricche di antiossidanti e vitamina A, indispensabile per il benessere delle ossa e degli occhi.



Devo usare solari per i bambini?

I solari per bambini hanno una formulazione più delicata, spesso priva di profumazioni o sostanze potenzialmente allergizzanti.

Il Ministero della Salute, raccomanda di non esporre al sole i bambini al di sotto dei 6 mesi d'età e di preferire sempre vestiti, ombra e abiti con SPF per i più piccoli.

Le protezioni solari per bambini sono comunque sicure, certificate e controllate dall'Unione Europea ma ricorda che la pelle dei bimbi è più delicata e sensibile ed è perciò meglio evitare l'esposizione al sole, soprattutto nelle ore più calde.



Quanto solare devo applicare?

Tanto!

I test sull'efficacia della protezione solare vengono fatti su una dose standard di 2 mg di crema solare per centimetro quadrato di pelle. Questo significa che il SPF viene calcolato sulla base di questa quantità. 

Mettere meno crema significa ridurre drasticamente il fattore di protezione.

A cosa corrisponde questa quantità? Una persona "media" di 1,60 mt x 60 kg avrebbe bisogno di circa 30 gr di crema solare.

In parole povere, un flacone da 150 ml dovrebbe durare poco meno di 5 applicazioni!



Ogni quanto va applicato il solare?

Spesso.

Come abbiamo visto, la protezione solare è efficace purchè ne utilizziamo la giusta dose. Solitamente ne utilizziamo molta meno e, applicazioni più frequenti, ci aiutano a raggiungere la quantità necessaria per una buona protezione.

In linea di massima, ricorda che la protezione solare funziona come una barriera: ti protegge finchè è integra.

Per questo motivo applicala almeno mezz'ora prima di arrivare in spiaggia e applicala nuovamente appena arrivi lì.

Rinnova l'applicazione ogni 2 ore, dopo il bagno e dopo aver sudato o sfregato la pelle.


Posso usare la crema dello scorso anno?

Meglio di no.

Tutti i cosmetici riportano un PAO, che indica il lasso di tempo in cui il cosmetico è sicuro dopo l'apertura. Questo ci garantisce che, entro quel lasso di tempo, il cosmetico è sicuro sotto un punto di vista di contaminazioni batteriche, muffe etc.

Secondo i test fatti dalle associazioni di consumatori, non sono state trovate differenze in termini di protezione dai raggi UV nei solari dell'anno prima, ma ti consiglio di utilizzare sempre il prodotto entro la data indicata dal PAO.

Se hai del solare avanzato a fine estate, usalo tutti i giorni per proteggere viso, collo e décolleté anche in città: eviterai rughe, macchie e discromie!




L'autoabbronzante prepara la pelle al sole?

No.

L'abbronzatura è il risultato della produzione di melanina, una sostanza che la nostra pelle produce quando viene esposta al sole, per proteggersi dai danni dei raggi UV.

Quando utilizziamo l'autoabbronzante, non stimoliamo la melanina, ma otteniamo una "colorazione" degli strati più esterni della cute, dovuta ad una reazione chimica tra uno zucchero contenuto nel prodotto e le proteine della pelle.

Questa colorazione è temporanea e non protegge dai raggi del sole.



Le creme solari inquinano i mari?

Studi recenti hanno dimostrato che alcuni filtri solari possono favorire lo sbiancamento dei coralli e sono perciò proibiti in alcune aree del mondo.

Tuttavia, anche se scegli di utilizzare solari con filtri reef safe, ricorda che anche tutti gli altri componenti della crema solare possono essere nocivi per l'ambiente marino, soprattutto in aree dove il ricambio dell'acqua è lento (ad esempio laghi) o in cui c'è un forte afflusso di persone.


Il doposole serve?

Sì.

Il sole causa un forte stress alla nostra pelle ed è perciò importante coccolarla dopo l'esposizione con prodotti che contengono ingredienti lenitivi ed emollienti, meglio se facili da spalmare così da evitare lo sfregamento.



Come rimuovere la crema solare?

Con la doppia detersione!

Per rimuovere dalla pelle ogni traccia di filtro solare procedi con la doppia detersione: applica su viso e corpo un olio vegetale e massaggia bene.

SCOPRI LA DOPPIA DETERSIONE


E dai tessuti? Se i tessuti si sono macchiati di crema solare, allora scopri le indicazioni sul nostro blog

COME RIMUOVERE CREMA SOLARE DAI TESSUTI

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