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Il blog di Yumibio

Acqua di riso fermentata: la perfetta cura per i capelli e la pelle - Il mio negozio

Acqua di riso fermentata: la perfetta cura per i capelli e la pelle

L'acqua di riso fermentata è un trattamento antico, utilizzato già nella medicina orientale come potente elisir di bellezza, capace di mantenere la pelle giovane e tonica e di far crescere i capelli più forti e lucenti.Nel Giappone dell'epoca Heian (tra il VIII e il XII a.C) le donne di corte, la utilizzavano sui capelli ogni giorno e la chiamavano Yu-Su-Ru.Acqua di riso fermentata: le proprietàL’acqua di riso contiene Vitamine B ed E, sali minerali, molecole nutrienti e acido folico, elementi molto utili per capelli e pelle.Con la fermentazione, l'acqua di riso sviluppa anche una grande concentrazione di sostanze antiossidanti ed una funzione astringente e sebo-regolatrice, che la rende ideale contro acne, punti neri e forfora.I benefici dell'acqua di riso per i capelliL'acqua di riso è ricca di amido, un ingrediente dall'azione idratante ed emolliente; l'amido inoltre riesce a creare sul capello una sorta di pellicola, che va ad ispessire il fusto e a proteggerlo da rotture, doppie punte e fragilità.Grazie all'extra-idratazione fornita dall'amido, inoltre, i capelli diventano più luminosi ed elastici: questo ti aiuta a domare il crespo e ad avere ricci più elastici e definiti!Ricca di vitamine, amminoacidi e minerali, l'acqua di riso è ottima anche per lenire il cuoio capelluto in caso di prurito, forfora ed irritazioni.Con la fermentazione, l'acqua di riso sviluppa inoltre un pH acido, molto affine a quello del capello: questo la rende ideale per trattamenti illuminanti post-shampoo e come risciacquo acido per capelli. Come si prepara l'acqua di riso? La preparazione dell’acqua di riso è molto semplice: puoi prepararla con un procedimento a freddo o caldo.Io te li racconto entrambi, così che tu possa scegliere quello che ti è più comodo.Come preparare a freddo l’acqua di risoLa preparazione a freddo dell'acqua di riso è facile, veloce e mantiene inalterati molti nutrienti che, nella preparazione a caldo, si degradano. Rispetto all'acqua di riso preparata a caldo, però, contiene meno amido.Ti consiglio quindi questa preparazione se ti interessa preservare soprattutto vitamine e minerali o se non hai tempo per metterti ai fornelli a prepararla con il metodo a caldo.Per preparare l'acqua di riso a freddo, procedi così: 1. Sciacqua una tazza di riso sotto l'acqua corrente e versalo in un recipiente; 2. Aggiungi acqua a temperatura ambiente fino a coprire il riso e lascia riposare per circa un'ora mescolando di tanto in tanto per favorire il rilascio dei nutrienti. Quando l'acqua sarà torbida, puoi filtrarla e travasarla in un contenitore pulito.Come preparare a caldo l'acqua di risoLa preparazione a caldo è leggermente più lunga. 1. Porta a ebollizione 50 grammi di riso in circa due tazze d’acqua. 2. Cuoci il riso rispettando i tempi di cottura sulla confezione, senza aggiungere sale. Filtra l'acqua ottenuta (che sarà più densa di quella preparata a freddo) e travasala in un contenitore. Il consiglio extra zero-sprechi: la maschera al riso: Puoi utilizzare il riso che hai cotto in cucina o puoi realizzare una maschera idratante per capelli pre-shampoo: frulla il riso che hai cotto insieme a un cucchiaio di olio di cocco ed un cucchiaio di miele. Se è troppo denso, aggiungi un po' di acqua di riso!Applica su tutta la chioma umida, copri con una cuffietta e lascia in posa per almeno 15 minuti prima dello shampoo. Come si prepara l'acqua di riso fermentata?L'acqua di riso fermentata è molto semplice da preparare. Segui il metodo a freddo che utilizziamo per l'acqua di riso, quindi copri una tazza di riso con dell'acqua a temperatura ambiente e mescola di tanto in tanto.Il riso andrà lasciato in acqua per 24-48 ore prima di procedere alla filtrazione dell'acqua.Trascorse le 48 ore, filtra il liquido ottenuto, versalo in un contenitore di vetro e conservala in frigo per fermare la fermentazione.L'acqua di riso fermentata si conserva al massimo per una settimana. Come si usa l'acqua di riso fermentata? Puoi usare l'acqua di riso fermentata per un impacco idratante molto veloce: versa il prodotto in uno spruzzino e spruzzala su tutta la chioma umida dopo lo shampoo. Se non hai lo spruzzino, puoi semplicemente versarla in una bacinella ed inzuppare i capelli al suo interno.Massaggia per distribuire il prodotto su tutta la chioma e lascia agire per almeno 15 minuti.Sciacqua con acqua corrente e procedi all'asciugatura.Puoi usare l'acqua fermentata di riso anche come risciacquo acido per capelli: in un flacone diluisci l'acqua di riso fermentata con la stessa quantità di acqua fredda o infuso o idrolato. Usala sui capelli come risciacquo finale per renderli morbidi e lucenti!

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Come non sprecare i prodotti usandone la giusta quantità - Il mio negozio

Come non sprecare i prodotti usandone la giusta quantità

Quali sono le giuste quantità dei prodotti per la beauty routine? Come capire se stai applicando una quantità sufficiente del prodotto o se ne stai mettendo troppo poco?È bene cominciare col dirti che secondo una ricerca condotta da Howard Maibach, dermatologo della University of California School of Medicine di San Francesco, non esiste una dose insufficiente di prodotto. Infatti, anche la quantità minima di cosmetico viene assorbita dalla pelle!Ma come misurare correttamente il prodotto per evitarne lo spreco?Le giuste quantità di prodotto per non sprecare i cosmeticiCerto, usare la giusta quantità di prodotto è essenziale.Perché, se anche non esiste una dose insufficiente di prodotto, applicarne troppo poco può significare non raggiungere l’effetto desiderato.E, ovviamente, usarne troppo vuol dire sprecare il prodotto stesso e danneggiare la tua pelle: gli eccessi di prodotto possono infatti depositarsi sulla pelle ed ostruire i pori, portando ad imperfezioni ed unto. Ma allora quali sono le giuste quantità di prodotto da usare per non sprecare nulla e ottenere comunque l’effetto ricercato?Come è possibile intuire, le giuste quantità cambiano in funzione del tipo di prodotto e delle tue personali circostanze. Per esempio, lo shampoo che dovrai usare se porti i capelli molto lunghi è diverso da quello di chi ha, invece, un taglio più corto.Vediamo però le quantità medie di prodotto per singola applicazione, in modo da aiutarti a non sprecare nulla della tua beauty routine:• Shampoo, circa 10 g alla volta. Poco più del peso di una moneta da 2€• Crema per il viso, circa 2 g per applicazione, più o meno il volume di un mirtillo.• Struccante, circa 8g che equivalgono al peso di una moneta da 50 centesimi di euro• Detergente, poco più di 2 g, quanto una mora! Questo vale in maniera particolare per i detergenti schiumosi• Scrub, circa 5 g, che corrispondono a una noce. Infatti, lo scrub che sia chimico o meccanico, è sempre un prodotto che potrebbe rivelarsi troppo aggressivo. 5g sono quanto serve, distribuiscili in maniera uniforme e massaggia delicatamente• Tonico, 4 gocce al massimo. Ricorda che il tonico è un prodotto molto concentrato e quindi ne basta una quantità molto ridotta!• Siero, pochissimi grammi. Infatti, il siero è tra i prodotti più concentrati, ne bastano 3 gocce.• Contorno occhi, anche in questo caso si parla di pochi grammi. La quantità cambia anche in funzione del tipo di contorno occhi che usi ma, mediamente è sufficiente una quantità pari a circa un pinolo per entrambi gli occhi.Queste sono le quantità a cui si riferiscono anche le aziende produttrici dei prodotti per valutarne la sicurezza e l’efficacia.Ricorda, inoltre, di leggere bene le confezioni dei prodotti stessi. Spesso indicano le giuste quantità da usare per non sprecare neanche una goccia! E presta anche attenzione al packaging.Se la confezione del tuo siero, per esempio, è dotato di dosatore è molto probabile che quella sia la quantità giusta da usare per ottenere i risultati desiderati e non sprecare nulla.Attenzione al pilling!Usare le giuste quantità di prodotto è utile solo dal punto di vista dello spreco? Che si tratti di uno spreco ecologico o economico, è davvero l’unico motivo per cui vale la pena calcolare le giuste quantità? Assolutamente no!Infatti, usare le giuste quantità di prodotto ti aiuta anche ad evitare il famoso effetto pilling, ovvero quel fenomeno per cui il prodotto applicato, durante la fase del massaggio e dell’assorbimento, inizia a fare dei piccoli grumi.Per non parlare del rischio di occludere i pori della tua pelle e di tutto ciò che questo comporta!Insomma, la regola del q.b. non vale solo per la cucina!Anche perché, le quantità indicate sono medie e, come già detto, non sono valide per tutte le circostanze. Ma, se sei ancora in dubbio, ricorda anche la regola del finger tip: non usare mai un prodotto in quantità maggiore alla prima falange del tuo dito indice!Sei tra quelle persone che usavano già la quantità giusta di prodotto o, leggendo queste righe, ti sei accorta che forse ne sprecavi almeno una piccola parte?

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Solari: risposte alle domande frequenti - Il mio negozio

Solari: risposte alle domande frequenti

Le creme solari sono cosmetici indispensabili per proteggerci dal sole tutto l'anno, ma soprattutto in estate quando passiamo molto più tempo all'aria aperta ed iniziamo a scoprirci di più.In questo articolo rispondiamo alle vostre domande frequenti sui solari, per fare chiarezza su uno dei cosmetici più importanti per una pelle sana e protetta! In questo articolo parliamo di: Perchè devo proteggermi dai raggi solari? Cosa sono i raggi UVA ed UVB? Cosa indica SPF? Cosa sono i filtri solari? Cosa sono i filtri solari fisici/minerali? Cosa sono i filtri solari chimici/organici? Meglio solari con filtro chimico o filtro fisico? I filtri chimici sono sicuri? Se metto il solare mi abbronzo di meno? Le creme solari bloccano la produzione di vitamina D? Se mangio carote mi abbronzo di più? Devo usare solari per i bambini? Quanto solare devo applicare? Ogni quanto va applicato il solare? Posso usare la crema dello scorso anno? L'autoabbronzante prepara la pelle al sole? Le creme solari inquinano i mari? Il doposole serve? Come rimuovere la crema solare? Perchè devo proteggermi dai raggi solari?Il sole ha molti effetti positivi: aiuta il nostro corpo a produrre Vitamina D – ottima per le ossa, i muscoli ed il sistema immunitario. La luce solare stimola anche la produzione di endorfine, che provocano buon umore, migliorano la circolazione, accelerano il metabolismo e stimolano la produttività.Ma l'eccessiva esposizione al sole può causare danni come: l'invecchiamento prematuro, allergie solari e perfino il cancro della pelle.Perciò è fondamentale proteggere il viso e il corpo dagli effetti negativi dei raggi UVA e UVB, soprattutto la pelle dei bambini e quella delle persone con la pelle chiara, che soffrono di allergie solari, o quelle che si sono sottoposte a trattamenti dermatologiciCosa sono i raggi UVA ed UVB?I raggi solari che raggiungono la nostra pelle sono di due tipi: UVA ed UVB.I raggi UVA sono presenti sempre e tutto il giorno e possono penetrare  anche attraverso le nuvole ed i vetri. I raggi UVB, invece, cambiano di intensità durante il giorno e hanno la loro massima potenza verso mezzogiorno.I raggi UVA penetrano in profondità nella pelle e svolgono un ruolo importante nei danni a lungo termine, come l'invecchiamento cutaneo prematuro, le allergie solari e i danni al DNA.I raggi UVB sono responsabili per i danni acuti causati dal sole come le scottature solari, il cancro alla pelle e i danni alla retina e agli occhi.Cosa indica SPF?L’SPF è un numero che indica la quantità di radiazioni UVB “fermate” dal filtro solare: un SPF 15 lascerà passare un quindicesimo delle radiazioni UVB, mentre un SPF 50 ne lascerà passare solo un cinquantesimo.  Più è alto il numero, meno UVB passano. Una crema con SPF 30 lascia passare non più di un 1/30 dei raggi UVB, bloccandone quindi quasi il 97%. Una crema con SPF 50 lascia quindi passare 1/50 dei raggi, bloccandone circa il 98%.Non esistono quindi creme a schermo totale e in Europa, a seguito delle indicazioni della Commissione Europea, non è possibile trovare creme con SPF superiori al 50+.Questo a tutela del consumatore, che potrebbe esser tratto in inganno da SPF troppo alti, mettendo a rischio la propria saluteAlcune creme offrono una protezione anche dai raggi UVA e sono indicate con il bollino UVA.Non è obbligatorio per il momento specificare l'indice di protezione dai raggi UVA ma, per applicare il bollino UVA sul prodotto è necessario che la crema solare contienga un filtro anti-UVA pari ad almeno un terzo dell’SPF indicato, quindi se abbiamo una crema con SPF 30, l’UVA-PF sarà come minimo di 10.Cosa sono i filtri solari?I filtri solari sono composti chimici che assorbono, diffondono o riflettono i raggi UV.In Europa sono autorizzati solo 28 filtri solari, tutti riportati nell'allegato VI del regolamento CE n.1223/2009Cosa sono i filtri solari fisici/minerali?I filtri fisici, detti anche filtri inorganici o minerali, sono delle molecole che hanno come proprietà principale quella di riflettere o diffondere i raggi UV. In Europa sono attualmente ammessi questi filtri fisici all'interno dei solari:  biossido di titanio; biossido di titanio nanoparticelle; ossido di zinco; ossido di zinco nanoparticelle. Per ognuno di questi filtri, l'Unione Europea stabilisce qual è la concentrazione massima che si può utilizzare nel prodotto finito e quali caratteristiche devono avere, in termini ad esempio di purezza.Cosa sono i filtri solari chimici/organici?I filtri chimici hanno come caratteristica principale quella di assorbire le radiazioni UV e di trasformarle in una forma di energia che non è dannosa per la pelle.Ci sono diversi tipi di filtri chimici, che spesso vengono combinati tra loro per dare alla crema solare uno spettro di assorbimento delle radiazioni più ampio.Meglio solari con filtro chimico o filtro fisico?Sia i filtri solari fisici che i filtri solari chimici offrono vantaggi e svantaggi. Vediamo meglio, nel dettaglio.Filtri solari chimiciI filtri solari chimici hanno il vantaggio di essere particolarmente efficaci e di riuscire a garantire delle protezioni solari più elevate, garantendo un’abbronzatura omogenea.Lo svantaggio di questi filtri è quello di assorbire l’energia solare e, dunque, presentano il rischio di dare il via a reazioni fotochimiche. Occhio quindi ai filtri che scegliamo!Non tutti i filtri sono uguali e spesso creme solari dai prezzi molto bassi potrebbero contenere ingredienti low-cost che danneggiano la pelle e l'ambiente! Filtri solari fisiciI filtri solari fisici sono foto-stabili, non vengono danneggiati dalle radiazioni solari e, inoltre, grazie alla loro composizione, sono particolarmente sicuri per la salute della pelle.Il problema principale di questi filtri è che non sempre si riesce ad avere un fattore di protezione elevato senza l'antiestetica scia bianca. Nuove tecniche di formulazione permettono di utilizzare filtri microincapsulati che risultano più facili da spalmare, ma le texture risultano purtroppo ancora pesanti se confrontate con i prodotti con filtri chimici.I filtri chimici sono sicuri?È di qualche anno fa la notizia che, secondo alcuni studi, alcuni ingredienti delle creme solari possano superare la barriera cutanea ed entrare nel microcircolo.Tuttavia, ciò che è importante nella valutazione di un ingrediente, non è l'assorbimento della molecola ma ciò che può provocare una volta in circolo. Per questo motivo, nel caso di alcuni ingredienti come i filtri solari, esistono dei margini di sicurezza. In Europa il margine di sicurezza deve essere superiore a 100: questo significa che l'assorbimento massimo può essere di un centesimo della dose che può procurare danni.In parole povere, per avere possibili danni dall'utilizzo di un ingrediente, dovremmo utilizzarne una dose di oltre 100 volte superiore rispetto a quella indicata!Se metto il solare mi abbronzo di meno?No.Con la crema solare però l'abbronzatura è più lenta.Come abbiamo visto prima, i filtri solari lasciano comunque passare una parte di raggi UV che andrà a stimolare la melanina e ci farà abbronzare.Tuttavia la quantità di raggi ricevuti dalla nostra pelle sarà minore e l'abbronzatura sarà quindi più lenta e graduale, fino ad arrivare al massimo che ci è consentito dal nostro fototipo.Le creme solari bloccano la produzione di vitamina D?No.Come abbiamo visto, i filtri solari permettono a parte dei raggi UV di colpire comunque la pelle andando così a stimolare comunque la produzione di vitamina D necessaria per il nostro benessere.Se mangio carote mi abbronzo di più?No.L'abbronzatura viene data dalla stimolazione della melanina che viene provocata dai raggi del sole. C'è un limite massimo all'abbronzatura che possiamo ottenere ed è dato dalla genetica.Mangiare carote (e frutta e verdure arancioni) resta comunque un'ottima idea: sono ricche di antiossidanti e vitamina A, indispensabile per il benessere delle ossa e degli occhi.Devo usare solari per i bambini?I solari per bambini hanno una formulazione più delicata, spesso priva di profumazioni o sostanze potenzialmente allergizzanti.Il Ministero della Salute, raccomanda di non esporre al sole i bambini al di sotto dei 6 mesi d'età e di preferire sempre vestiti, ombra e abiti con SPF per i più piccoli.Le protezioni solari per bambini sono comunque sicure, certificate e controllate dall'Unione Europea ma ricorda che la pelle dei bimbi è più delicata e sensibile ed è perciò meglio evitare l'esposizione al sole, soprattutto nelle ore più calde.Quanto solare devo applicare?Tanto!I test sull'efficacia della protezione solare vengono fatti su una dose standard di 2 mg di crema solare per centimetro quadrato di pelle. Questo significa che il SPF viene calcolato sulla base di questa quantità. Mettere meno crema significa ridurre drasticamente il fattore di protezione.A cosa corrisponde questa quantità? Una persona "media" di 1,60 mt x 60 kg avrebbe bisogno di circa 30 gr di crema solare.In parole povere, un flacone da 150 ml dovrebbe durare poco meno di 5 applicazioni!Ogni quanto va applicato il solare?Spesso.Come abbiamo visto, la protezione solare è efficace purchè ne utilizziamo la giusta dose. Solitamente ne utilizziamo molta meno e, applicazioni più frequenti, ci aiutano a raggiungere la quantità necessaria per una buona protezione.In linea di massima, ricorda che la protezione solare funziona come una barriera: ti protegge finchè è integra.Per questo motivo applicala almeno mezz'ora prima di arrivare in spiaggia e applicala nuovamente appena arrivi lì.Rinnova l'applicazione ogni 2 ore, dopo il bagno e dopo aver sudato o sfregato la pelle.Posso usare la crema dello scorso anno?Meglio di no.Tutti i cosmetici riportano un PAO, che indica il lasso di tempo in cui il cosmetico è sicuro dopo l'apertura. Questo ci garantisce che, entro quel lasso di tempo, il cosmetico è sicuro sotto un punto di vista di contaminazioni batteriche, muffe etc.Secondo i test fatti dalle associazioni di consumatori, non sono state trovate differenze in termini di protezione dai raggi UV nei solari dell'anno prima, ma ti consiglio di utilizzare sempre il prodotto entro la data indicata dal PAO.Se hai del solare avanzato a fine estate, usalo tutti i giorni per proteggere viso, collo e décolleté anche in città: eviterai rughe, macchie e discromie!L'autoabbronzante prepara la pelle al sole?No.L'abbronzatura è il risultato della produzione di melanina, una sostanza che la nostra pelle produce quando viene esposta al sole, per proteggersi dai danni dei raggi UV.Quando utilizziamo l'autoabbronzante, non stimoliamo la melanina, ma otteniamo una "colorazione" degli strati più esterni della cute, dovuta ad una reazione chimica tra uno zucchero contenuto nel prodotto e le proteine della pelle.Questa colorazione è temporanea e non protegge dai raggi del sole.Le creme solari inquinano i mari?Studi recenti hanno dimostrato che alcuni filtri solari possono favorire lo sbiancamento dei coralli e sono perciò proibiti in alcune aree del mondo.Tuttavia, anche se scegli di utilizzare solari con filtri reef safe, ricorda che anche tutti gli altri componenti della crema solare possono essere nocivi per l'ambiente marino, soprattutto in aree dove il ricambio dell'acqua è lento (ad esempio laghi) o in cui c'è un forte afflusso di persone.Il doposole serve?Sì.Il sole causa un forte stress alla nostra pelle ed è perciò importante coccolarla dopo l'esposizione con prodotti che contengono ingredienti lenitivi ed emollienti, meglio se facili da spalmare così da evitare lo sfregamento.Come rimuovere la crema solare?Con la doppia detersione!Per rimuovere dalla pelle ogni traccia di filtro solare procedi con la doppia detersione: applica su viso e corpo un olio vegetale e massaggia bene.SCOPRI LA DOPPIA DETERSIONEE dai tessuti? Se i tessuti si sono macchiati di crema solare, allora scopri le indicazioni sul nostro blogCOME RIMUOVERE CREMA SOLARE DAI TESSUTI

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Guida agli idrolati: cosa sono e come si usano - Il mio negozio

Guida agli idrolati: cosa sono e come si usano

L'idrolato è un prodotto multiuso, indispensabile in ogni beauty routine!Puoi usare l'idrolato per la skincare, ma anche per la cura dei capelli, del corpo o come aiuto per l'aromaterapia.In questo articolo vediamo insieme cos'è un idrolato e come puoi utilizzarlo al meglio! In questo articolo parliamo di: Cos’è l’idrolato? Come si usa l'idrolato? Quale idrolato scegliere? Quali sono i principali idrolati? Cos’è l’idrolato?L’idrolato è un’acqua distillata aromatica che conserva molte  proprietà della pianta da cui deriva! L’idrolato si ricava dalla distillazione a vapore attraverso cui si estraggono gli oli essenziali dalle piante.Durante la distillazione il fiore, o la foglia o la corteccia, della pianta viene permeato dal vapore e i suoi tessuti vengono rotti, così da rilasciare il prezioso olio essenziale che viene portato via dal vapore stesso. Quando il vapore si condensa si ottengono idrolato e olio essenziale che restano ben separati per il diverso peso specifico.  L'idrolato mantiene quindi, oltre al profumo anche molte della proprietà della pianta di origine e rispetto al suo compagno olio essenziale ha un grande vantaggio: non ha nessuna controindicazione o rischi e si può usare puro. In più, grazie al suo pH leggermente acido trova grandissimo utilizzo nella cosmesi perché affine al pH naturale di pelle e capelli.Come si usa l'idrolato?Gli idrolati hanno davvero tantissimi utilizzi! Si possono usare soli o miscelati per sfruttare le differenti proprietà.Puoi usare l'idrolato come: Tonico viso: spruzzalo sul viso dopo la detersione e picchetta fino ad assorbimento. Ora che il pH della pelle è stato ripristinato, puoi procedere con li step successivi della tua skincare routine! Mist rinfrescante: l'idrolato con flacone spray è ottimo per rinfrescare la pelle durante il giorno e contrastare la secchezza provocata da sole, vento, riscaldamento e condizionatori. In estate conserva il tuo idrolato in frigo per amplificare la sensazione di freschezza! Decongestionante occhi e pelle: perfetto per borse e occhiaie o per gonfiori cutanei. Ottimo l'impacco con un dischetti imbevuti d'idrolato alla camomilla o hamamelis, meglio ancora se freschi di frigo.  Fissatore per il trucco in polvere: bagna il pennello con idrolato per amplificare il colore di pigmenti e ombretti in polvere. A trucco ultimato, spruzza il tuo idrolato da una distanza di 20 cm dal viso, per fissare i pigmenti sul volto e avere un make-up a lunga durata. Base per maschere viso: se ami preparare maschere viso all'argilla o alle erbe ayurvediche, sostituisci l'acqua con idrolato per arricchire il tuo trattamento con l'energia delle piante.Puoi spruzzare l'idrolato anche durante il tempo di posa della maschera per mantenerla umida per tutta l'applicazione. Diluizione dello shampoo: gli shampoo bio e naturali sono molto concentrati e diluirli ti aiuta a distribuirli meglio e senza sprechi. Puoi diluire lo shampoo con idrolato per un trattamento al cuoio capelluto durante la detersione. Risciacquo acido: gli idrolati hanno un pH acido che aiuta a chiudere le squame del capello e a rimuovere i residui di calcare, per capelli morbidi e lucenti. Spruzzalo sui capelli dopo il risciacquo finale e procedi con il tuo styling.  Lozione per il cuoio capelluto: massaggia il cuoio capelluto con l'idrolato di rosmarino per stimolare la crescita, contrastare la forfora e le impurità del cuoio capelluto. Se hai il cuoio capelluto sensibile, puoi usare l'idrolato di camomilla o di hamamelis. Relax con aromaterapia: spruzzali sui tessuti per regalarti benessere e relax. Ogni idrolato ha il suo segreto di benessere! Quale idrolato scegliere?Se hai scelto di usare l'idrolato per la tua skincare routine o per la cura dei capelli, ecco un breve riassunto delle caratteristiche degli idrolati più comuni!Idrolato di Rosmarino: ha proprietà tonificanti, astringenti, antisettiche; è  perfetto per per pelli grasse, miste, impure e per i capelli con forfora, cute grassa, tendenza alla caduta.In aromaterapia il rosmarino aiuta a contrastare l'ansia, stimola la concentrazione e migliora la memoria.Idrolato di Camomilla: amato per la sua azione  rilassante, lenitiva e rinfrescante. Si presta al trattamento delle pelli secche, sensibili, soggette a couperose o arrossamenti e per il trattamento del cuoio capelluto in caso di eczema e psoriasi o per illuminare i capelli chiari.In aromaterapia aiuta a contrastare lo stress, l'insonnia, l'irritabilità, l'ansia e il mal di testa.ACQUISTA IDROLATO CAMOMILLAIdrolato di Hamamelis: è un cosmetico ad azione rigenerante, lenitiva e purificante. Questo idrolato è ideale per la cura della pelle mista, impura, sensibile o in caso di arrossamenti ed è perfetto per il trattamento di capelli fragili che cadono.Idrolato di Rosa Damascena: un idrolato speciale per la sua azione idratante, lenitiva ed anti-age, perfetto per il trattamento di pelli secche, mature soggette a couperose ed arrossamenti e per il trattamento di  forfora ed irritazioni sullo scalpo.In aromaterapia la rosa damascena allontana i pensieri negativi e lo stress, riporta l'equilibrio e la serenitàACQUISTA IDROLATO ROSAQuali sono i principali idrolati?Scopri tutti i principali idrolati e le loro caratteristiche!Idrolato di Abete: è tonico e purificante, pulisce l’aria e libera il respiro, ideale per la pelle acneica.Idrolato di Alloro: tonificante e purificante e balsamico per la pelle ideale contro l'affaticamento muscolare. Il suo profumo balsamico aiuta a respirare meglio.massaggiatelo sul torace in caso di tosse o raffreddore. Ideale in caso di forfora o cute grassa per diluire sul momento lo shampoo oppure per fare delle frizioni al cuoio capelluto.Idrolato di Cipresso: ha proprietà astringenti, balsamiche, tonificanti e anti batteriche perfetto per il trattamento della forfora, delle pelli impure e acneiche, e per contrastare cellulite e ritenzione idrica in aggiunta ai fanghi e argille perché stimola la circolazione.Idrolato di Citronella: caratterizzato da un potente azione antiossidante e astringente. Può essere applicato anche sui capelli, rendendoli morbidi e lucidi. Si dimostra perfetto anche come dopobarba e come repellente per insetti, addio zanzare!Idrolato di Elicriso: è un acqua purificante, rinfrescante, idratante e lenitiva per la pelle, ideale tutti i tipi di pelle, anche le più delicate.Idrolato di Eucalipto: purificante, rinfrescante e stimolante, ideale per la cura della pelle acneica e per respirare meglio in caso di raffreddamento.Idrolato di Fiori di Arancio: è tonificante, lenitivo e rinfrescante, ottimo per la pelle secca. In aromaterapia, come anche l’idrolato di lavanda, viene usato per le anche proprietà calmanti e distensive del sistema nervoso.Idrolato di Gelsomino: ha proprietà calmanti, lenitive e ringiovanenti. Adatto a pelle sensibile, pelle irritata, pelle secca e pelle acneica.Idrolato di Geranio: dall'azione lenitiva, antisettica e rinfrescante che aiuta a calmare le irritazioni della pelle e donare una sensazione di freschezza profonda. Perfetto contro la forfora.Idrolato di Ginepro :dalle proprietà antisettiche, astringenti e purificanti per pelle grassa e impura e per il trattamento del cuoio capelluto grasso, con forfora e seborrea. Drenante e anti-cellulite se massaggiato in corrispondenza degli accumuli adiposi. Aggiunto all’olio di Jojoba può essere usato per massaggiare il cuoio capelluto per incoraggiare una crescita sana del capello.Idrolato d'Incenso: aiuta il corpo a ricaricarsi e recuperare le sue energie vitali. Rigenera la pelle e dona un colorito uniforme e schiarito. È adatto soprattutto per la pelle matura e contro la carnagione spenta. L'aroma è fresco e resinoso.Idrolato d'Iperico: ricco di Flavonoidi e Iperforina, che conferiscono proprietà antibiotiche e coadiuvanti per il sistema nervoso. Inoltre presenta attività antinfiammatorie e cicatrizzanti. L'iperico trova oggi indicazione nel trattamento medico di sindromi depressive come depressione stagionale e depressione climaterica. Viene utilizzato anche nel trattamento d'infiammazioni della cute e per favorire la guarigione di ferite e bruciature.Idrolato d'Isoppo: proprietà antiossidanti, lenitive e riequilibranti lo rendono ideale per il trattamento di pelle matura, sensibile e impura.Idrolato di Lavanda: rinfrescante, lenitivo, rilassante, antinfiammatorio e decongestionante, ideale per la cura di tutti i tipi di pelle anche quando irritata, ottimo doposole. In aromaterapia è trattamento per eccellenza rilassante sul sistema nervoso.Idrolato di Lentischio: astringente, cicatrizzante e antibatterico coadiuvante in caso di varici, stasi venosa, pesantezza delle gambe, emorroidi e piaghe.Ossigena la pelle del viso e rinforza i capelli, ottimo anche per la cura della psoriasi, forfora e capelli grassi,.Idrolato di Limone: ideale per schiarire l’incarnato, astringente e purificante, particolarmente efficace su pelle e capelli grassi e cute con imperfezioni acneiche. Idrata in profondità e stimola la circolazione. È caratterizzato da una profumazione floreale gradevolissima. Perfetto contro cellulite e vene varicose.Idrolato di Melissa: rivitalizzante, lenitivo ed emolliente, è utile per la cura delle pelli mature, secche e irritate. In Aromaterapia è utilizzato per il suo effetto rilassante per combattere lo stress e i disturbi del sonno.Idrolato di Menta: decongestionante, purificante e rinfrescante, stimolante può essere utilizzato contro la ritenzione idrica e gli inestetismi della cellulite. Svolge un'azione purificante e rinfrescante. Ideale da usare dopo la detersione sulla pelle impura e mista, ma anche come lenitivo dopo-sole o dopobarba. Inoltre è efficace anche per alleviare il prurito delle punture d'insetto e per calmare il mal di testa. Idrolato di Mirto: purificante, tonificante, equilibrante, ideale per la cura della pelle grassa e impura. E’ altresì noto come agente anti-age per il trattamento del contorno occhi e come decongestionante di occhi gonfi e occhiaie. Da provare anche come rimedio contro l’alitosi o per diffondersi nell’aria per purificare la sua casaIdrolato di Neroli: azione tonificante, lenitiva, rinfrescante e rigenerante specialmente su pelle secca che calma e distende. Aiuta ad alleviare paure e tensioni.Idrolato di Palissandro: Adatto a tutti i tipi di pelle, anche le più sensibili, è noto per le sue proprietà lenitive, tonificanti e rigeneranti che rendono il suo utilizzo ideale contro le smagliature e le irritazioni della cute. Il suo potere astringente fa si che il prodotto possa essere utilizzato anche come deodorante, oltre che come tonico e additivo per creme e lozioni.Idrolato di Petitgrain: ha un profumo di verde. Ci può venire in aiuto quando abbiamo bisogno di un rilassamento profondo o anche in caso di tosse. Nel caso tu abbia della tensione, anche nel corpo, potrai fare un bagno o un pediluvio o un massaggio con questo idrolato. È molto indicato anche per chi soffre d'insonnia, in questo caso diffondilo nella camera da letto una mezz'ora prima di andare a dormire.Idrolato di Salvia: per la cura e la bellezza di pelle e capelli grassi e impuri che regolare la traspirazione eccessiva e la cura dei capelli. Ha potenti proprietà antisettiche e antibatteriche che riducono l’eccessiva produzione di sebo, riequilibrando la cute. Inoltre rigenera e lenisce la pelle soggetta a dermatiti, eczemi, rossori localizzati e irritazioni cutanee. Idrolato di Timo: ha proprietà purificanti, antibatteriche, sebo regolatrici e stimolanti del microcircolo. Inoltre la sua azione antimicotica e cicatrizzante aiuta a calmare e sfiammare le irritazioni della pelle ed è un valido aiuto contro l'acne.Idrolato di Tea Tree: antibatterico, disinfettante e tonico cutaneo. L'effetto eccellente dell'olio di tea tree è noto da tempo. L'idrolato di melaleuca ha un profumo più delicato e meno fastidioso dell'olio puro. Può essere utilizzato come aiuto nella cura contro acne, eczema, psoriasi. È inoltre perfetto come spray deodorante per ascelle e piedi. Altamente raccomandato come spray per le punture d'insetti, graffi, abrasioni o ferite superficiali.

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CBD: cos'è e quali sono i benefici cosmetici - Il mio negozio

CBD: cos'è e quali sono i benefici cosmetici

Il CBD è un super-ingrediente cosmetico antiossidante, sebo-regolatore, anti-infiammatorio, rigenerante, detossinante. Ricco di vitamine A, D ed E e di acidi grassi essenziali, il CBD è una sostanza presente nelle infiorescenze di canapa.Ottimo alleato contro le irritazioni, gli arrossamenti, il prurito, l'acne, le imperfezioni e per contrastare i segni del tempo, il CBD diventerà il tuo nuovo ingrediente del cuore!Vediamo insieme cos'è il CBD e quali sono i benefici dei cosmetici con olio di CBD.Cos'è il CBDIl CBD, conosciuto anche come cannabidiolo, è una sostanza presente nelle infiorescenze di ccannabis sativa.Il cannabidiolo è uno dei tantissimi fitocomplessi (oltre 100) contenuti nella pianta di canapa, che viene estratto esclusivamente da varietà la cui coltivazione è ammessa dal registro comunitario europeo.La sua provenienza non deve ingannarti: il CBD non ha effetti psicoattivi e non crea assuefazione.  A cosa serve il CBD nei cosmetici? Il CBD ha la grande capacità di interagire con i recettori che fanno parte del sistema endocannabinoide cutaneo.Il nostro corpo è infatti in grado di produrre cannabinoidi che sono chiamati endocannabinoidi, molecole rilasciate dal nostro organismo in risposta agli stimoli esterni o interni come stress, cattiva alimentazione, cambi di temperatura etc.In presenza di un'infiammazione cutanea, il nostro organismo produce endocannabinoidi che svolgono un'azione anti-infiammatoria sulla pelle ed aiutano la regolazione del sistema immunitario presente sulla cute, così da evitare che l'infiammazione diventi cronica.I cosmetici con CBD possono interagire in maniera diretta con questi recettori endocannabinoidi, sostenendo la cute nei naturali processi di protezione e rigenerazione.Perchè usare cosmetici con CBD Il CBD è un ingrediente adattogeno, regolatore e modulatori si adatta cioè alla situazione puntando a ripristinare l'equilibrio.I cosmetici con CBD sono ricchi di acido linoleico e di acidi grassi utili per stimolare la produzione di elastina e per sostenere la barriera cutanea, un vero portento per la pelle che viene contemporaneamente idratata.Le proprietà anti-infiammatorie e la capacità di interazione con l'ECS rendono i cosmetici con CBD ottimi nel caso di psoriasi, eczemi, dermatiti ed acne.Il CBD è inoltre un ingrediente dalle proprietà anti-ossidanti ed anti-age che aiutano la pelle a mantenersi liscia ed elastica e a contrastare i danni dello stress ossidativo causato da smog, fumo, stress, raggi UV e luce blu.Ti svelo un segreto: il CBD può migliorare anche il tuo umore! Legandosi ai recettori del sistema endocannabinoide naturale, il CBD può stimolare leggermente il rilascio di dopamina e serotonina, gli ormoni del buon umore!Trovi il CBD ad alta concentrazione nell'Olio Multiattivo Yuniwa Cosmetics: un solo flaconcino di olio contiene ben 300 ml di CBD!ACQUISTA OLIO VISO AL CBDQuesto Olio Viso al CBD è formulato partendo da 9 preziosi oli vegetali, dalle proprietà elasticizzanti, tonificanti, anti-ossidanti ed anti-age.Riparano la pelle dai danni di sole, smog e aiutano a contrastare i segni dell'invecchiamento cutaneo precoce come macchie, rughe e perdita di tono.Nell'olio viso Yuniwa al CBD trovi 300 mg di CBD, dall'azione anti-infiammatoria e lenitiva ed è ottimo per il trattamento di acne, eczema, psoriasi, pelle secca, irritata e problematica. 

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Aloe Arborescens: proprietà e modi d'uso - Il mio negozio

Aloe Arborescens: proprietà e modi d'uso

L’Aloe Arborescens, è una delle cugine ancora meno note dell'Aloe Vera. Le sue foglie, anche se di molto più piccole di quelle dell’Aloe Vera, sono ricchissime di principi attivi per il benessere della pelle.Aloe Arborescens: proprietà e benefici L’Aloe Arborescens viene usata sin dai tempi antichi per il suo potere rigenerante e disintossicante.Contiene più di 200 principi attivi e viene definito un ingrediente "adattogeno" perché può ripristinare l'equilibrio dell'organismo e mantenere la buona funzionalità cellulare.L'aloe arborescens è super-indicata per il trattamento della pelle e dei capelli, grazie alle sue proprietà lenitive, astringenti, tonificanti e rigeneranti.L'utilizzo di gel di aloe arborescens è utile in caso di acne, forfora, scottature solari, punture di insetto, arrossamenti e per tutte le problematiche superficiali della cute.Ricca di vitamine benefiche per la pelle, come la vitamina B12, la vitamina A, vitamina C e vitamina E, l'aloe arborescens ha anche un'azione antiossidante e decongestionante, che la rendono ottima come dopo-sole o come trattamento rigenerante tutto l'anno.Come di ricava il gel di aloe?Puoi ricavare il gel di aloe in casa direttamente dalle foglie della pianta; è necessario che la piantina abbia compiuto almeno i 2 anni di vita per poter ricavare gel di buona qualità.Recidi la foglia alla base, con un coltello ben affilato. Sciacqua con cura la foglia, taglia la punta, la base ed i bordi spinosi e taglia la foglia per tutta la lunghezza; con un cucchiaino puoi raccogliere il gel che trovi all'interno, avendo cura di non prelevare anche la linfa delle foglie.Raccogli il gel in un contenitore a chiusura ermetica, meglio se in vetro scuro e consuma il gel entro 24 ore.In alternativa puoi congelarlo, ad esempio negli stampini per il ghiaccio, e scongelare di volta in volta ciò di cui hai bisogno.Su Yumibio puoi acquistare un Gel di Aloe Arborescens molto speciale, realizzato con le aloe del nostro giardino.Questo Gel di Aloe Arborescens viene ricavato a foglia intera, utilizzando cioè anche la parte esterna della foglia, ricchissima di attivi che normalmente non potresti estrarre in casa.La cuticola esterna della foglia contiene infatti attivi che potrebbero irritare la pelle ma, grazie ad uno speciale processo di lavorazione, gli attivi irritanti vengono eliminati dal nostro gel che mantiene così solo il meglio della pianta.ACQUISTA GEL ALOE ARBORESCENSIl gel di Aloe Arborescens Yuniwa Cosmetics viene ricavato solo da piante adulte, che sono fiorite almeno una volta: questo ti assicura la concentrazione massima di attivi al suo interno!La lavorazione viene fatta con un processo speciale, utilizzato soltanto per la conservazione di alimenti, completamente a freddo, per non danneggiare in alcun modo gli attivi presenti nella pianta.Senza profumo aggiunto, in flacone airless, per ridurre la quantità di conservanti necessaria e proteggere il prodotto dall'ossidazione.Come si usa l'Aloe Arborescens?Il gel di Aloe Arborescens è un cosmetico multiuso, che può essere utilizzato su viso, corpo e capelli.Vitamina E, vitamina C, oligoelementi antiossidanti come manganese e selenio contrastano l'invecchiamento cutaneo e combattono i radicali liberi.  Maschera al visoMescola un cucchiaio di Gel di Aloe e un cucchiaino olio di jojoba per una pelle da favola!Contorno occhiSe hai gli occhi gonfi o le borse metti il gel di aloe nel contenitore dei cubetti di ghiaccio e poi usalo come impacco freddo drenante e sgonfiante. ScrubCon un poco di sale o zucchero e un cucchiaio di olio di oliva mescolato al gel si ottiene un ottimo scrub rigenerante astringente e purificante. Impacco antiforforaUn'ora prima dello shampoo applica come impacco sul cuoio capelluto Follicolite e irritazioni da depilazioneApplica il gel di aloe dopo la rasatura nelle zone interessate per un effetto lenitivo e cicatrizzante le irritazioni e la follicolite.

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Come conservare bene gli oli vegetali? - Il mio negozio

Come conservare bene gli oli vegetali?

Gli oli vegetali sono i nostri immancabili alleati cosmetici per prenderci cura della pelle e dei capelli immancabili prodotti cosmetici per prendersi cura della pelle e dei capelli. Scopriamo come conservare gli oli vegetali. Qual è il metodo di conservazione corretto per oli vegetali e oleoliti I fattori ambientali che interferiscono sugli oli vegetali Come conservare gli oli vegetali Quanto dura un olio vegetale dopo l’apertura? Oli termolabili Oli non termolabili Come capire se un olio vegetale è ancora buono?  Qual è il metodo di conservazione corretto per oli vegetali e oleolitiNel bagno, in camera, nel frigo ma dove lo metti l'olio appena acquistato per conservarlo al meglio? Conservare in modo corretto un olio vegetale è indispensabile per mantenerlo salubre e attivo. I rischi di una scorretta conservazione degli oli vegetali naturali sono principalmente due: Ossidazione e perdita dei principi attivi funzionali  Deperimento organico e proliferazione batterica Entrambi i rischi vanno evitati ma se con il primo l’olio non avrà più effetti benefici, nel secondo e più pericoloso caso l’olio andato a male potrebbe procurare infezioni, soprattutto sulle zone delicate come occhi e labbra.I fattori ambientali che interferiscono sugli oli vegetaliI principali fattori ambientali che interferiscono sulla conservazione e integrità dell’olio vegetale sono: calore, luce, aria ed umidità. Il calore:  gli oli vegetali possono perdere le loro proprietà se vengono conservati a temperature eccessive. Gli oli vegetali di dividono in termolabili e non termolabili. I termolabili sono gli oli che non tollerano temperature elevate La luce: la luce provoca l'ossidazione di un olio vegetale. Ecco perché devono sempre essere conservati in flaconi scuri.  L'aria e l'umidità: sia l'esposizione all'aria che l'eccessiva umidità possono provocare l'irrancidimento dell’olio.  Attenzione anche a non far entrare per sbaglio goccioline di acqua nel flacone: il rischio muffa è dietro l'angolo!Come conservare gli oli vegetaliOra che abbiamo visto i principali fattori di rischio passiamo alle indicazioni per conservare in maniera ottimale un olio vegetale naturale.• Gli oli vegetali vanno conservati in un flacone scuro e ben chiuso, meglio se di vetro. Se hai un flacone chiaro, puoi avvolgerlo con della stoffa o dell'allumino per proteggere l'olio dalla luce.• No agli sbalzi termici: questo serve a preservare l’integrità dei principi attivi funzionali. Se hai bisogno di utilizzare un olio che si è solidificato, ad esempio l'olio di cocco in inverno, preleva solo quantità necessaria all'uso e scioglila vicino ad un termosifone o a bagnomaria.• Evita di tenerlo in bagno, c’è troppa umidità. Questa indicazione vale per tutti i cosmetici, ma per gli oli che non contengono conservanti questa è una precauzione necessaria per una buona conservazione del prodotto.• Non travasare da una confezione all'altra e non unire residui del vecchio olio nel nuovo flacone. So che la tentazione di liberare le mensole è molto alta, ma meglio non rischiare!• Preleva l'olio con un contagocce (o un cucchiaino se si è solidificato). Ricorda che il contagocce non va mai appoggiato sulla pelle, anche se tanti video ci hanno fatto credere il contrario: la nostra pelle è abitata da milioni di batteri che la mantengono in salute, ma che potrebbero contaminare il tuo olio.Quanto dura un olio vegetale dopo l’apertura?La durata di un olio vegetale dopo l’apertura varia dai 6 mesi ai 4 anni. Uno dei fattori che ne determina la durata è la termolabilità di cui parlavamo poco sopra. Più un olio è suscettibile al calore, tanto più è deperibile, tanto la durata sarà minore.L'olio di oliva essendo poco termolabile e può durare fino a 4 anni dopo l’apertura senza alterarsi, se ben conservato.Gli oli che risentono d è bene conservarli in un luogo il più possibile fresco ed asciutto. Oli termolabili• Olio di mandorle dolci (PAO fino a 1 anno)• Olio di semi di lino (PAO 6 mesi)• Olio di rosa mosqueta (PAO mesi)• Olio di ribes nero (PAO dai 6 ai 9 mesi)• Olio di germe di grano (PAO 1 anno)• Olio di semi di zucca (PAO 1 anno)• Oleolito di carota (PAO 1 anno)• Olio di canapa (PAO 1 anno)• Oleoliti (PAO 1 anno) Oli non termolabiliQuesti oli resistono meglio al calore e tendono a conservarsi più a lungo (ma in questa categoria rientrano anche oli che durano fino a 6 mesi che, però, tollerano meglio temperature più alte). Sono che che possono essere riscaldati nei casi di prepraazioni cosmetiche.• Olio d'oliva (PAO 2 anni)• Olio di argan (PAO 2 anni)• Olio di jojoba (PAO oltre 1 anno)• Olio andiroba (PAO mesi - 1 anno)• Olio di avocado (PAO 1 anno)• Olio di baobab (PAO 2 anni)• Olio di marula (PAO 2 anni)• Olio di cocco (PAO  2 anni)• Burro di karité (PAO 1 anno)• Olio di macadamia (PAO 1 anno)• Olio di ricino (PAO 2 anni)• Olio di sesamo (PAO 1 anno)• Olio di vinaccioli (PAO 1 anno)• Tocoferolo/ Vitamina E (PAO 2 anni) Ricorda, in ogni caso, di controllare sempre il prodotto prima di ogni utilizzo e rispettare sempre le indicazioni di PAO o data di scadenza presenti in etichetta. Come capire se un olio vegetale è ancora buono?Per fare un controllo bisogna tener presente due fattori: odore e aspetto.Un olio irrancidito ha: un odore acidulo, invece che gradevole un aspetto opaco invece che limpido Anche la presenza di grumi è indice di una alterazione dell’integrità dell’olio, tranne nel caso di oli che hanno punti di solidificazione bassi come l'olio di cocco che solidifica già a 25°.Se hai dubbi sulla qualità del prodotto, non utilizzarlo, ma smaltiscilo correttamente in base alle disposizioni del tuo Comune.

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Oli Essenziali per pelle, bambini, aromaterapia - Il mio negozio

Oli Essenziali per pelle, bambini, aromaterapia

Gli oli essenziali sono sostanze naturalmente presenti nelle piante che possono essere usati per la realizzazione di prodotti cosmetici, ma anche per la diffusione in ambiente per beneficiare dell'aromaterapia.In questa guida scopriremo insieme come utilizzare gli oli essenziali in maniera sicura e come scegliere l'olio essenziale per le tue esigenze. In questo articolo ti racconto: Cosa sono gli oli essenziali? Come usare gli oli essenziali per la pelle Quali oli essenziali scegliere per la pelle Oli essenziali per bambini Come usare gli oli essenziali per l'aromaterapia Quali oli essenziali scegliere per l'aromaterapia Cosa sono gli oli essenziali? Gli oli essenziali sono sostanze liquide e volatili, insolubili in acqua o scarsamente solubili, dalla profumazione caratteristica. Sono sostanze naturali al 100% e infatti prive di componenti chimiche e tossiche. Ognuno di essi ha proprietà eccellenti e specifiche trattanti il benessere di corpo e anima.Gli oli essenziali, essenza della pianta, sono presenti in particolari cellule che possono trovarsi nel tronco, nelle radici, nei rami, all'interno del fiore, nelle foglie, nei semi o nei frutti. Vengono estratti solitamente per spremitura a freddo, per estrazione dalla buccia dei frutti, nel caso degli agrumi come Limone, Arancio, Mandarino e per distillazione a vapore, in contenitori in acciaio inox, per la maggior parte delle piante aromatiche.  Come usare gli oli essenziali per la pelle La pelle è l'organo più esteso del nostro corpo ed è sottoposta quotidianamente a stress quali sbalzi atmosferici e agenti esterni (smog, fumo, stress) che sono causa di sensibilizzazione, secchezza, rossore e squilibri cutanei. Gli oli essenziali sono un prezioso alleato che viene in soccorso della pelle poiché è possibile impiegarli in tantissimi modi differenti.In natura esistono moltissimi oli essenziali ideali per trattare le differenti esigenze dei vari tipi di pelle. Gli oli essenziali sono altamente concentrati di principi attivi che potrebbero risultare irritanti, e devono perciò essere sempre utilizzati diluiti utilizzando un olio vettore come Olio di Sesamo, Olio di Jojoba, Olio di Mandorle Dolci, Olio di Argan, Olio di Nocciolo di Albicocca, scegliendo quello più adatto in base al tipo di pelle.  Si possono anche utilizzare diluendo poche gocce nella propria crema per un'azione intensiva e mirata.  Alcuni oli essenziali risultano irritanti nel contatto con la pelle e ti consiglio perciò di non utilizzarli per preparati fai da te. Tra questi vi sono gli oli essenziali di Cannella, di Lemograss, di Melissa, di Angelica, di Finocchio, di Agrumi ed di Chiodi di Garofano. Quali oli essenziali scegliere per la pelle - Oli essenziali per la Pelle NormaleIn caso di pelle normale puoi usare l'olio essenziale di Rosa Mosqueta, un ottimo riequilibrante, ideale per ogni tipo di pelle, l'olio essenziale di Camomilla Romana come idratante e l'olio essenziale di Ylang Ylang che è un ottimo antisettico.- Oli essenziali per la Pelle GrassaPer la pelle grassa sono ottimi l'olio essenziale di Arancio astringente e antisettico, olio essenziale di Limone antisettico, disinfettante ed astringente, olio essenziale di Mirto purificante e sebo-regolatore ed olio essenziale di Rosmarino dall'azione schiarente e riequilibrante.- Oli essenziali per la Pelle Impura ed AcneicaUna pelle con impurità diffuse o localizzate come brufoli, punti neri e foruncoli può trarre beneficio dall'utilizzo dell'olio essenziale di Tea Tree e l'olio essenziale di Cajeput.In caso di acne, sono ottimi gli oli essenziali di Patchouli e di Ginepro- Oli essenziali per la Pelle Secca e SensibileQuesto tipo di pelle viene idratata, calmata e lenita con validi alleati come gli oli essenziali di Lavanda e Camomilla. Ottimi anche l'olio essenziale di Cipresso cicatrizzante e lenitivo e l'olio essenziale di Carota, dall'azione cicatrizzante. - Oli essenziali per la Pelle MaturaSu pelle matura, puoi utilizzare l'olio essenziale di Rosa Mosqueta ottimo antirughe, l'olio essenziale di Geranio per combattere rughe e segni di espressione. Per la rilassatezza cutanea, olio essenziale di Patchouli. Nel caso di macchie puoi usare l'olio essenziale di Limone ad azione schiarente o l'olio essenziale di Carota, un ottimo anti-age. - Oli essenziali Anti-Cellulite Questo inestetismo può essere trattato con olio essenziale di Arancio stimolante della circolazione sanguigna, olio essenziale di Cipresso che migliora la circolazione venosa e linfatica e olio essenziale di Zenzero che migliora la circolazione.  Oli essenziali per bambini Questo approfondimento sugli oli essenziali per bambini è stato scritto dalla dott.ssa Annarita Marino, specializzanda in Chirurgia Pediatrica.  Quali oli essenziali vanno assolutamente evitati:     • Olio essenziale di Canfora: utilizzato negli stati influenzali, nei bambini gli effetti collaterali principali sono associati all’assunzione orale, accidentalmente perché presente in alcuni medicinali o in alcuni preparati omeopatici. Ma è anche facilmente assorbibile attraverso la cute determinando effetti collaterali minori ma comunque gravi. Tra gli effetti indesiderati si annoverano nausea e vomito, ed in casi più gravi tossicità epatica.     •  Olio di Wintergreen  o tè del Canada utilizzato nelle infezioni respiratorie, ha profumo simile alla menta rendendolo appetibile ai bambini, viene metabolizzato ad acido salicilico determinando gli effetti tossici dell’aspirina.      • Olio essenziale di Tea Tree : uno dei più utilizzati nel trattamento di acne e stati infiammatori, se ingerito può causare alterato stato mentale ed a livello cutaneo è fortemente allergizzante determinando irritazioni cutanee nei bambini. Quali oli essenziali da usare con cautela :     • Olio di Lavanda : i suoi effetti calmanti e rilassanti sono abbondantemente documentati, ma nei bambini specialmente se molto piccoli può determinare dermatiti da contatto anche molto importanti, se ne consiglia per questo l’uso diluito o qualche goccia sul cuscino o nell’acqua del bagnetto.     • Olio di eucalipto: raramente risulta tossico se inalato ma la sua assunzione orale può determinare nausea, vomito e persino coma. Quindi quali olii essenziali utilizzare e come: Tutti gli olii essenziali non vanno utilizzati puri sulla pelle dei bambini fino ai 6 anni di età, l’ideale può essere l’utilizzo attraverso diffusori per aromi, o nebulizzati sui vestitini. La lavanda, ad esempio contribuisce al rilassamento ed allenta le tensioni, la vaniglia con il suo aroma dolce dona serenità e rende l’ambiente rilassante e giocoso, il limone calma ed insieme al mandarino migliorano il tono dell’umore. Ricordatevi sempre di scegliere olii essenziali puri, senza coloranti e da agricoltura biologica, utilizzateli per un momento di coccola per il bambino o per rendere piacevole il suo ambiente di gioco.  Può essere una buona idea anche spruzzare il profumo sul nostro corpo in modo da rafforzare il legame mamma figlio e creare nuovi ricordi.   Ve ne consiglio alcuni che io trovo molto delicati e che potrebbero essere perfetti per i vostri momenti di coccole. Tra i miei preferiti c’è sicuramente Carezza di Olfattiva che oltre ad avere un none adorabile contiene vaniglia, limone e mandarino, un profumo delicato e rilassante come un abbraccio. Anche Nuvola di Crema è un profumo adatto a mamma e bimbo, con le sue note dolci e aromatiche di vaniglia e limone. Se cerchi una fragranza rilassante, perfetta per le coccole prima della nanna, allora non puoi perdere Abbraccio, con lavanda e bergamotto per portare equilibrio ed ottimismo.Bibliografia: The Essentials of Essential Oils, Rebecca M. Plant, MD et al, Advances in Pediatrics j (2019). Goldfrank's Toxicologic Emergencies, Tenth Edition  Jager W, Buchbauer G, Jirovetz L, et al. Percutaneous absorption of lavender oil from a massage oil. J Soc Cosmet Chem 1992;43:49–54. Come usare gli oli essenziali per l'aromaterapia L’Aromaterapia utilizza gli oli essenziali per raggiungere il benessere ed equilibrio di mente corpo ed emozioni. Puoi usare gli oli essenziali per l'aromaterapia in diversi modi: I pot pourri di fiori secchi sono modo semplice ed efficace per diffondere il profumo degli oli essenziali nelle stanze, aggiungete qualche goccia ai fiori secchi Il vapore di una pentolina con 250 ml di acqua bollente e 3/6 gocce di olio essenziale profumerà tutta la casa  Diffusori per aromaterapia sono molto pratici e in ceramica Incenso forse la più antica forma aromaterapica. Potete aggiungere all'incenso 1 goccia ogni 10 cm di bastoncino di olio essenziale Nell'acqua del bagno o sotto la doccia. Nella vasca da bagno, si possono aggiungere fino a 10 gocce di olio essenziale. Sotto la doccia poter mettere 3 /4 gocce sulla spugna. Nei contenitori umidificatori dei termosifoni mettetene qualche goccia nell'acqua dell’umidificatore da termosifone Quali oli essenziali scegliere per l'aromaterapia Aromaterapia Rilassante:Per rilassare corpo e mente, cacciar via i pensieri negativi e lo stress puoi utilizzare gli oli essenziali di Arancio Amaro, Camomilla, Gelsomino, Incenso, Lavanda, Mandarino, patchouli, Vaniglia.Usali singolarmente o crea il tuo mix personale per i tuoi ambienti.Aromaterapia Energizzante:In cucina, nel tuo studio o in ufficio, puoi diffondere oli essenziali che stimolano energia e concentrazione, portando il buonumore nella tua giornata.Tra gli oli essenziali energizzanti troviamo quelli di Bergamotto, Geranio, Limone, Rosmarino, Zenzero.Aromaterapia Balsamica:Puoi purificare l'ambiente per portare un tocco di freschezza in casa tua utilizzando gli oli essenziali di Menta Piperita, Eucalipto, Timo, Tea Tree. Sono ottimi anche in caso di raffreddori e naso chiuso!Aromaterapia Afrodisiaca:I profumi possono aiutarti a liberare corpo e mente, anche nei momenti più intimi! Per una serata da ricordare, puoi diffondere nell'ambiente oli essenziali di Cannella, Rosa, Sandalo, Vetiver, Ylang Ylang.

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Come viene valutata la sicurezza dei cosmetici? - Il mio negozio

Come viene valutata la sicurezza dei cosmetici?

Ogni prodotto cosmetico che arriva in commercio, anche naturale ed ecobiologico, deve aver superato dei test di sicurezza per avere la certezza che arrivi al consumatore nel pieno rispetto di rigorosi requisiti chimico-fisici, microbiologici, formulativi e tossicologici.Garantire la sicurezza al consumatore e utilizzatore finale è prioritario, scopri quali test vengono effettuati!  Sicurezza dei prodotti cosmetici: i test Cosa deve indicare ogni etichetta di un cosmetico? A quali test di sicurezza vengono sottoposti i cosmetici? Analisi microbiologiche Il test di stabilità e test di compatibilità Challenge test In-Use Test I più comuni test non obbligatori sui cosmetici Patch test Patch test su pelli sensibili Test metalli pesanti Nickel test o Nickel test Test clinico di comedogenicità Test oftalmologico Sicurezza dei prodotti cosmetici: i testOgni cosmetico in commercio ha quella che possiamo definire una patente europea, un documento che ne garantisce la sicurezza e viene redatto dopo che il prodotto ha superato positivamente tutti i test. Prima ancora che tutto questo accada va designato un responsabile, infatti il Regolamento Europeo (CE) 1223/2009, al suo articolo 4 impone che possono essere immessi sul mercato solo cosmetici per i quali è stata designata una Persona Responsabile. Questa persona può essere fisica o giuridica, come per esempio l’azienda fabbricante, l’importatore o il distributore. L’articolo 10 e 11 poi inseriscono la richiesta di produzione di Documentazione Informativa sul Prodotto, il P.I.F.- Product Information File,  che nella sua seconda parte contiene la Valutazione della Sicurezza, il Safety Report. Vengono testati e valutati gli ingredienti utilizzati per la formulazione e anche la formulazione stessa, dalle sue proprietà fisico-chimiche e microbiologiche, al metodo di fabbricazione, e vengono passati in rassegna dati e prove esistenti sugli effetti per la salute umana provocati dal prodotto cosmetico in seguito al suo utilizzo.Successivamente, sempre prima di essere immesso sul mercato europeo, il prodotto deve essere notificato al CPNP - Portale di Notifica dei Prodotti Cosmetici Il CPNP metterà poi queste informazioni ufficiali a disposizione elettronicamente a: autorità competenti della vigilanza analisi del mercato valutazione e informazione dei consumatori centri antiveleni od organismi europei assimilabili  Il CPNP contiene anche un modulo separato (articolo 16) per i prodotti cosmetici contenenti nanomateriali. Poter accedere tempestivamente a queste informazioni, per esempio in caso di grave e inaspettata reazione allergica, è di fondamentale importanza.A questo punto il cosmetico è pronto per essere etichettato!Questa fase è regolamentata dall’articolo 19 del Regolamento (CE) 1223/2009. Cosa deve indicare ogni etichetta di un cosmetico?Ogni etichetta che sta sul packaging, ovvero il flacone, deve necessariamente e riportare delle informazioni, queste: la funzione del cosmetico: crema viso, balsamo capelli ecc l’INCI ovvero l’elenco degli ingredienti secondo la Nomenclatura Internazionale  le eventuali precauzioni,  per esempio evitare contatto con gli occhi e altre ragione sociale o nome della Persona Responsabile  la quantità nominale al momento dell’inflaconamento, es: 200 ml, 100 g ecc data di scadenza o PAO - Period after Opening. il riferimento del lotto di fabbricazione, che deve essere impresso in maniera indelebile ed è codice numerico o alfanumerico che identifica la partita di produzione, detta anche batch.Attraverso il numero di lotto si possono rintracciare le fasi di lavorazione, le materie prime utilizzate e il periodo di produzione. D'importanza fondamentale perché in caso di problemi di formulazione o anche sanitari, attraverso la sigla, si possono identificare ed eventualmente ritirare dal commercio i cosmetici appartenenti allo specifico lotto di produzione.  Ma nello specifico, a quali test sono state sottoposte le formule prima di essere preparate, impacchettate e poi distribuite? A quali test di sicurezza vengono sottoposti i cosmetici?Dopo l’ideazione della formula, associata sempre a uno scrupoloso check-up normativo delle singole materie prime e del prodotto finito, nei laboratori cosmetici vengono effettuati dei test che, se superati, garantiranno la sicurezza del prodotto-Tre sono i test obbligatori e necessari che ogni cosmetico deve superare per l’immissione in commercio Analisi microbiologiche  Test di Stabilità +Test Compatibilità Challenge Test o In-USE Test Analisi microbiologicheA eccezione di quelli considerati a basso rischio microbiologico,  prodotti con alto o basso pH prodotti a basso contenuto di acqua o anidri, privi di acqua prodotti a base alcolica prodotti con materie prime ostili alla proliferazione microbiologica tutti i cosmetici devono essere sottoposti a test microbiologico per accertarsi che il prodotto rientri nelle specifiche delle categorie 1 e 2 della norma europea ISO 17516:2014 che stabilisce, i limiti microbiologici quantitativi e qualitativi accettabili per i prodotti cosmetici finiti, in particolare per microrganismi aerobi mesofili e microrganismi specifici quali: Escherichia coli Pseudomonas aeruginosa Staphylococcus aureus Candida albicans Tutte le specifiche microbiologiche devono essere allegate alla Valutazione della Sicurezza del PIF prestando ulteriore attenzione a quelle dei prodotti cosmetici per le sensibili del corpo, come le mucose o quelli destinati a bambini al di sotto dei tre anni di età.Le analisi microbiologiche devono sempre essere ripetute su ogni lotto di produzione. Sono indispensabili per garantire la sicurezza e la salute del consumatore.  Il test di stabilità e test di compatibilitàI Test di Stabilità vengono fatti per valutare se un prodotto mantenga o meno le su caratteristiche di qualità chimico-fisica, la sua sicurezza, la sua funzionalità e la texture e profumazione intatte. Quando un cosmetico esce dal laboratorio infatti viene da subito sottoposto a diversi fattori di stress, stoccaggio, trasporto, clima e anche il solo trascorrere del tempo! Questi test simulano i possibili stress ai quali il cosmetico andrà incontro e rendono possibile valutare se il cosmetico rimarrà entro rigidi limiti di accettabilità.I risultati dei test di stabilità devono essere riportati e considerati, obbligatoriamente, nella Valutazione della Sicurezza del PIF. Non esistono delle procedure standard obbligatorie, è l'azienda a definire dei protocolli interni stabilendo le condizioni di esposizione alle quali sottoporre il prodotto, gli intervalli di tempo ai quali valutare l'andamento dei test e i parametri da valutare. Di norma le condizioni a cui vengono sottoposti i campioni di cosmetico sono: Esposizione a elevate temperature;  Esposizione a elevata umidità;  Test ciclici con esposizione a condizioni di temperatura e/o umidità variate a intervalli regolari;  Test di congelamento/scongelamento per prodotti che possono cristallizzare od opacizzarsi o per sistemi bifasici (emulsioni); Esposizione alla luce;  Test di stress meccanico; Test di shock termico  Il cosmetico viene sottoposto a questi test di stabilità in modo accelerato.  Oltre ai Test di Stabilità sul prodotto, devono essere effettuati i Test di Compatibilità tra il prodotto stesso e il packaging, per essere certi che  il packaging non alteri il prodotto e viceversa  non si vada incontro a frequenti rotture o deformazioni del contenitore; la tenuta del packaging sia corretta ed eventuale perdita di prodotto; non avvengano diminuzioni di peso del prodotto Challenge testIl Challenge test si svolge su tutti i cosmetici che hanno un sistema conservante che li protegge dalle aggressioni microbiologiche.Permette di valutare l'efficacia di quest’ultimo perché durante questo test viene simulato lo stress microbiologico al quale il prodotto cosmetico sarà sottoposto una volta uscito dal laboratorio e immesso in commercio.Il test viene effettuato con la contaminazione artificiale del prodotto tramite inoculo di microrganismi nel cosmetico. Non esiste un metodo ufficiale ma la norma di riferimento è ISO 11930:2012 che fornisce parametri come le metodiche analitiche, i ceppi di microrganismi da utilizzare e la modalità di interpretazione dei risultati. I microrganismi con cui viene contaminato il campione del prodotto per l’esecuzione del test sono Pseudomonas aeruginosa  Staphylococcus aureus  E. coli  Candida albicans  Aspergillus brasiliensis Dopo la valutazione preliminare del campione, e dopo la contaminazione,  si valuta a intervalli di tempo predefiniti la diminuzione della contaminazione del prodotto stesso.  T0: tempo zero è il momento della contaminazione. T1: dopo 24 ore T2: dopo 48 ore T7: dopo il settimo giorno T14: dopo 14 giorni T28: dopo il ventottesimo giorno per verificare la mancanza totale della carica microbiologica iniziale Tre le possibilità di risultato: Conformità al Criterio A: il rischio microbiologico è accettabile, il cosmetico è considerato protetto contro la proliferazione microbica di per sé.  Conformità al Criterio B: il rischio microbiologico è accettabile, ma la valutazione del rischio microbiologico dovrà prendere in considerazione anche altri fattori oltre alla formulazione stessa, come per esempio la tipologia di packaging, magari airless invece che barattolino, per ridurre il rischio microbiologico. Non conformità: il sistema conservante non è idoneo . Il Challenge test è un test che deve essere condotto obbligatoriamente per tutti i prodotti cosmetici che, in normali condizioni di stoccaggio e utilizzo, presentano condizioni di rischio di contaminazione batteriologica.Sono esentati da questi test solo prodotti a bassissimo rischio microbiologico come i prodotti a base alcolica, prodotti con pH basici come i saponi. Ma per loro c’è un altro test!  In-Use TestPer prodotti cosmetici caratterizzati dall'assenza di sistema conservante, dove pertanto il challenge test non darebbe logico risultato, si procede all'In Use Test, ovvero il reale utilizzo di un prodotto da parte di un numero variabile di consumatori campione che dovranno usarlo come da sua funzione. Dopo un periodo di utilizzo, i costi verranno valutati per verificare se, dopo il reale utilizzo del cosmetico, i valori microbiologici rientrano nei limiti di idoneità.L'esito dei Test di Stabilità, di Compatibilità, analisi Microbiologiche e Challenge test o in-Use Test è indispensabile per la definizione della data di durata minima, da cui si stabilirà la data di scadenza, oppure del PAO Period after Opening.Nel Beauty Blog Yumibio ti spiego le differenze tra scadenza dei cosmetici e PAO. I più comuni test non obbligatori sui cosmeticiOltre ai test microbiologici obbligatori per legge, il cosmetico può essere sottoposto ad altri test per accertarne caratteristiche e proprietà. Questi test clinici si dividono in due macro categorie: Test clinici in vivo: vengono effettuati su un gruppo controllato di volontari, seguendo i principi etici della Dichiarazione di Helsinki che riguardano la ricerca medica che coinvolge soggetti umani e sotto attenta supervisione di uno specialista.  Test clinici in vitro: con questi si valutano le caratteristiche biologiche degli ingredienti cosmetici per valutarne sicurezza e specifiche funzionalità.  Vediamo quali sono i principali test  Patch testIl Patch Test è svolto in vivo, valuta che portata di irritazione  ha un cosmetico e ne verifica che non ci siano effetti irritativi a seguito dell'applicazione di un prodotto su pelle o mucosa. Vengono applicati allergeni, detti apteni, sulla pelle in condizioni standardizzate.Questo test è effettuato sempre sotto accurata supervisione di un medico dermatologo per controllare se il cosmetico provochi o meno la comparsa di irritazioni, come eritemi ed edemi.Al termine del periodo di esposizione si valutano le risposte cutanee e si assegna un punteggio che va da 0 - nessuna reazione avversa fino a 4 - reazione grave.Il Patch test pur non essendo obbligatorio è molto importante per valutare la tollerabilità cutanea del prodotto, i prodotti sottoposti a questo test possono riportare in etichetta la dicitura "Dermatologicamente testato Patch test su pelli sensibiliLo stesso test ma effettuato su un campione di soggetti con pelle sensibile e, se superato, garantisce la altissima tollerabilità dei prodotti anche su persone con pelle ipersensibile, come i bambini, problematiche cutanee o destinate ad aree del corpo specifiche.  Test metalli pesantiServe a verificare il grado di presenza nei prodotti di Nichel, Piombo, Cromo e Cobalto. I metalli pesanti sono sostanze distribuite nell'ambiente, negli alimenti e nell'acqua, è impossibile evitarne la quotidiana esposizione ma parliamo di quantità infinitesimali. Nei cosmetici ne viene tollerata la presenza solo se in tracce dette tecnicamente inevitabili.La presenza dei metalli pesanti è accettata solo se: I metalli pesanti sono presenti a livello di tracce tecnicamente inevitabili;  Se la loro presenza si verifica nonostante l'osservanza di pratiche di buona fabbricazione;  L'Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha indicato i limiti massimi considerabili come tracce tecnicamente inevitabili. I cosmetici "Nichel tested" sono molto ricercati poiché in quanto molti oggetti di uso comune possono contenere questo metallo si sono sviluppate numerose allergie.Nickel test o Nickel testL'allergia al nichel è una delle più diffuse allergie da contatto e questo è il test che viene effettuato con più frequenza.Come per gli altri test su metalli pesanti è scelta del produttore eseguirli o meno. Con questo test si valuta il potenziale di sensibilizzazione e il valore di 1 ppm - una parte per milione - viene considerato la soglia:Le concentrazioni di Nichel inferiori al limite di tolleranza di 1 ppm, sono considerate sicure e prive di potenziale sensibilizzante. Perché si possa inserire in etichetta la dicitura "Nichel Tested < 1 ppm" si deve eseguire e i requisiti devono essere soddisfatti; il test e va ripetuto su ogni lotto di produzione.Test clinico di comedogenicitàUn test in vivo che permette di verificare se il prodotto presenta effetti o meno comedogeni, sia aperti, i punti neri, che chiusi, i punti bianchi e che non peggiori lo stato di quelli eventualmente già esistenti.Test oftalmologicoUn test eseguito in vitro o in vivo per verificare se il prodotto dà come effetto collaterale irritazione oculare.Per prodotti cosmetici destinati a essere usati nella zona perioculare oppure a rischio di contatto con occhi come per il bagnoschiuma per bambini, può essere effettuata una valutazione clinica oftalmologica che consente di definire la tollerabilità della mucosa perioculare all’uso del prodotto.Il medico oftalmologo valuta, rispetto a determinati parametri e tempi di osservazione, l'apparizione di eritema, edema, lacrimazione. 

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