Come conservare bene gli oli vegetali?

Gli oli vegetali sono i nostri immancabili alleati cosmetici per prenderci cura della pelle e dei capelli immancabili prodotti cosmetici per prendersi cura della pelle e dei capelli. Scopriamo come conservare gli oli vegetali.
Gli oli vegetali sono i nostri immancabili alleati cosmetici per prenderci cura della pelle e dei capelli immancabili prodotti cosmetici per prendersi cura della pelle e dei capelli. Scopriamo come conservare gli oli vegetali.
Qual è il metodo di conservazione corretto per oli vegetali e oleoliti
Nel bagno, in camera, nel frigo ma dove lo metti l'olio appena acquistato per conservarlo al meglio?
Conservare in modo corretto un olio vegetale è indispensabile per mantenerlo salubre e attivo.
I rischi di una scorretta conservazione degli oli vegetali naturali sono principalmente due:
- Ossidazione e perdita dei principi attivi funzionali
- Deperimento organico e proliferazione batterica
Entrambi i rischi vanno evitati ma se con il primo l’olio non avrà più effetti benefici, nel secondo e più pericoloso caso l’olio andato a male potrebbe procurare infezioni, soprattutto sulle zone delicate come occhi e labbra.
I fattori ambientali che interferiscono sugli oli vegetali
I principali fattori ambientali che interferiscono sulla conservazione e integrità dell’olio vegetale sono: calore, luce, aria ed umidità.
- Il calore: gli oli vegetali possono perdere le loro proprietà se vengono conservati a temperature eccessive. Gli oli vegetali di dividono in termolabili e non termolabili. I termolabili sono gli oli che non tollerano temperature elevate
- La luce: la luce provoca l'ossidazione di un olio vegetale. Ecco perché devono sempre essere conservati in flaconi scuri.
- L'aria e l'umidità: sia l'esposizione all'aria che l'eccessiva umidità possono provocare l'irrancidimento dell’olio.
Attenzione anche a non far entrare per sbaglio goccioline di acqua nel flacone: il rischio muffa è dietro l'angolo!
Come conservare gli oli vegetali
Ora che abbiamo visto i principali fattori di rischio passiamo alle indicazioni per conservare in maniera ottimale un olio vegetale naturale.
• Gli oli vegetali vanno conservati in un flacone scuro e ben chiuso, meglio se di vetro. Se hai un flacone chiaro, puoi avvolgerlo con della stoffa o dell'allumino per proteggere l'olio dalla luce.
• No agli sbalzi termici: questo serve a preservare l’integrità dei principi attivi funzionali.
Se hai bisogno di utilizzare un olio che si è solidificato, ad esempio l'olio di cocco in inverno, preleva solo quantità necessaria all'uso e scioglila vicino ad un termosifone o a bagnomaria.
• Evita di tenerlo in bagno, c’è troppa umidità. Questa indicazione vale per tutti i cosmetici, ma per gli oli che non contengono conservanti questa è una precauzione necessaria per una buona conservazione del prodotto.
• Non travasare da una confezione all'altra e non unire residui del vecchio olio nel nuovo flacone. So che la tentazione di liberare le mensole è molto alta, ma meglio non rischiare!
• Preleva l'olio con un contagocce (o un cucchiaino se si è solidificato). Ricorda che il contagocce non va mai appoggiato sulla pelle, anche se tanti video ci hanno fatto credere il contrario: la nostra pelle è abitata da milioni di batteri che la mantengono in salute, ma che potrebbero contaminare il tuo olio.
Quanto dura un olio vegetale dopo l’apertura?
La durata di un olio vegetale dopo l’apertura varia dai 6 mesi ai 4 anni.
Uno dei fattori che ne determina la durata è la termolabilità di cui parlavamo poco sopra. Più un olio è suscettibile al calore, tanto più è deperibile, tanto la durata sarà minore.
L'olio di oliva essendo poco termolabile e può durare fino a 4 anni dopo l’apertura senza alterarsi, se ben conservato.
Gli oli che risentono d è bene conservarli in un luogo il più possibile fresco ed asciutto.
Oli termolabili
• Olio di mandorle dolci (PAO fino a 1 anno)
• Olio di semi di lino (PAO 6 mesi)
• Olio di rosa mosqueta (PAO mesi)
• Olio di ribes nero (PAO dai 6 ai 9 mesi)
• Olio di germe di grano (PAO 1 anno)
• Olio di semi di zucca (PAO 1 anno)
• Oleolito di carota (PAO 1 anno)
• Olio di canapa (PAO 1 anno)
• Oleoliti (PAO 1 anno)
Oli non termolabili
Questi oli resistono meglio al calore e tendono a conservarsi più a lungo (ma in questa categoria rientrano anche oli che durano fino a 6 mesi che, però, tollerano meglio temperature più alte). Sono che che possono essere riscaldati nei casi di prepraazioni cosmetiche.
• Olio d'oliva (PAO 2 anni)
• Olio di argan (PAO 2 anni)
• Olio di jojoba (PAO oltre 1 anno)
• Olio andiroba (PAO mesi - 1 anno)
• Olio di avocado (PAO 1 anno)
• Olio di baobab (PAO 2 anni)
• Olio di marula (PAO 2 anni)
• Olio di cocco (PAO 2 anni)
• Burro di karité (PAO 1 anno)
• Olio di macadamia (PAO 1 anno)
• Olio di ricino (PAO 2 anni)
• Olio di sesamo (PAO 1 anno)
• Olio di vinaccioli (PAO 1 anno)
• Tocoferolo/ Vitamina E (PAO 2 anni)
Ricorda, in ogni caso, di controllare sempre il prodotto prima di ogni utilizzo e rispettare sempre le indicazioni di PAO o data di scadenza presenti in etichetta.
Come capire se un olio vegetale è ancora buono?
Per fare un controllo bisogna tener presente due fattori: odore e aspetto.
Un olio irrancidito ha:
- un odore acidulo, invece che gradevole
- un aspetto opaco invece che limpido
Anche la presenza di grumi è indice di una alterazione dell’integrità dell’olio, tranne nel caso di oli che hanno punti di solidificazione bassi come l'olio di cocco che solidifica già a 25°.
Se hai dubbi sulla qualità del prodotto, non utilizzarlo, ma smaltiscilo correttamente in base alle disposizioni del tuo Comune.